Servizio
Vediamo Dio dietro le persone a cui facciamo servizio e nel senso di completezza che proviamo quando aiutiamo qualcun’ altro. Per noi è importante riuscire ad “essere al servizio” piuttosto che “fare servizio”, perché il “fare” implica una cosa meccanica, unidirezionale, mentre “essere” comporta un coinvolgimento totale della persona: anima e corpo. Dal servizio torniamo arricchiti, con occhi nuovi ed aperti sul mondo e sull’altro per essere fonte di cambiamento sul nostro territorio. È fondamentale trovare un servizio che ci permetta di stare scomodi. Questo diventa strumento con il quale potersi mettere davvero in gioco, superare limiti che noi stessi ci poniamo e riscoprirci nelle nostre stesse capacità. “Stare scomodi” non deve essere un freno, ma un motivo per ricercare ciò che si cela dietro le nostre paure e pregiudizi per poter crescere ed arricchirci.
Nel servizio troviamo la possibilità di scoprire e mettere a nudo tanto le nostre ricchezze quanto i nostri limiti. Questo ci permette di viverlo costruendo un rapporto alla pari, in quanto esternando le nostre debolezze, eliminiamo il confine aiutante-aiutato. Pensiamo sia necessario per i componenti della comunità fare un servizio individuale che metta in luce potenzialità, limiti e carattere di ognuno noi.
Il clan si propone di fare uscite e/o ove possibile, cercare di portare avanti un percorso di comunità. Nell’arco degli anni di clan vogliamo sperimentare vari tipi di servizio per poter trovare quello che ci realizzi, facendoci sentire a nostro agio e indispensabili, costruendo così una nostra crescita e maturando una scelta che ci possa accompagnare una volta presa la partenza.
È importante che ci siano continuità e rispetto degli orari e dei tempi, affinché si possa instaurare un vero rapporto con le persone che si incontrano. Secondo noi trovare un testimone nel proprio servizio serve per potersi migliorare ed avere ed avere un punto di riferimento a cui fare domande ed affidarsi per poterlo svolgere con maggiore tranquillità.